Facebook non è uno strumento perfetto, si sa. Spesso il pulsante Mi Piace fa le bizze. Ci clicchi su e non accade nulla. Fastidioso per gli utenti, dannoso per chi ha un sito e vuole verificare il gradimento degli articoli. Girando per la rete, ho trovato la soluzione.
Mark Zuckerberg sta ancora parlando – qui in diretta streaming – dei nuovi prodotti Facebook. La prima novità è il matrimonio con Skype.
Facebook la sta facendo di nuovo fuori dal secchio, con la privacy degli utenti. Ha attivato alla chetichella il tag automatico delle foto, anche fuori degli Stati Uniti. Significa, in pratica, che il sistema di riconoscimento facciale passerà in esame tutte le fotografie e assegnerà automaticamente – previo suggerimento – i tag. Per evitarlo, ogni
Francesi! Parlare alla radio o in televisione delle pagine Facebook e degli account Twitter delle rispettive emittenti è pubblicità occulta. Vietato, proibito, interdit. Così sentenziò il Conseil Supèrieur de l’Audiovisuel (CSA), l’Autorità garante del fair play radiotelewebmediatico.
Una tecnologia Microsoft aiuterà a combattere la pedopornografia online, fenomeno purtroppo dilagante. Si chiama PhotoDNA e permette di analizzare le foto condivise e dare l’allarme nel caso di contenuti pedopornografici. Ieri Facebook ha fatto sapere che collaborerà all’iniziativa e userà il sistema che Microsoft ha donato a dicembre 2009 al National Center for Missing &
I nostri dati personali finiscono alla mercé di cani e porci. “Facebook – scrive Valerio Porcu su ICT Business – ha messo a rischio per anni i dati dei propri utenti. Un incidente, dovuto a un bug, ha infatti concesso, ad agenzie pubblicitarie e sviluppatori di applicazioni, l’accesso ai dati personali degli iscritti, anche se
Gli utenti di Facebook, spesso superficiali o con scarsa alfabetizzazione digitale, sono un obiettivo ghiotto per i criminali informatici che vogliono impossessarsi di password e dati personali. L’ultimo allarme è di Fortinet, multinazionale della sicurezza digitale. E’ in corso un’offensiva nei confronti di chi utilizza il social network. Occhio dunque alle mail che sembrano arrivare
E’ proprio vero. Bin Laden continua a fare danni anche da morto. Con la complicità degli utenti che ignorano il buon senso, oltre alle regole di base per frequentare la rete. La mamma non vi ha mai detto di non accettare le caramelle dagli sconosciuti? Perché diamine continuate a cliccare su quel post di Facebook
A chi parlava la puntata di Report di ieri sera su social network e dintorni? Suppongo che il target individuato fosse generalista, non specialistico. In tal caso mi è sembrata un po’ troppo superficiale, perché ha privilegiato la dark side, il lato oscuro del web sociale. Attenti, hanno detto Milena Gabanelli e Stefania Rimini, c’è
Il dibattito è vecchio quanto la rete, e si ravviva alla vigilia di ogni grande investimento infrastrutturale. I gestori italiani delle reti presentano il conto ai grandi utilizzatori delle reti. Lo ha fatto ieri l’amministratore delegato di Fastweb, Stefano Parisi, lo ha ripetuto oggi il suo collega di Telecom Italia, Franco Bernabè. Il discorso è
Negli States la chiamano tastiera Facebook, anche se il nome ufficiale è S.N.A.K. (Social Network Access Keyboard). Costa 29 dollari e si può acquistare online. S.N.A.K. è da consigliare a chi sta dalla mattina alla sera su Facebook, oppure usa il social network per lavorare. Ha diciannove tasti dedicati per interagire immediatamente con il social