Altre grane per Google, questa volta in Germania. La Corte federale tedesca di Karlsruhe ha condannato il motore di ricerca a rimuovere la funzione di completamento automatico nel caso in cui i risultati proposti ledano la dignità di una persona o di un’organizzazione. La sentenza prevede una compensazione economica per il danno arrecato alla reputazione.
Pensavo di aver visto tutte le immagini della caduta del muro di Berlino e di averle ormai metabolizzate, e invece me n’ero perse tantissime e l’emozione non cambia. Cliccate qui e vedete se fanno lo stesso effetto anche a voi gli scatti di Steve Eason per Getty Images, sontuosamente raccolti dal Google Cultural Institute in
In Francia hanno la legge Hadopi, in Spagna la legge Sinde, in Italia potremmo avere la legge Centemero, se la strampalata proposta di legge di un gruppo di parlamentari del PdL – prima firmataria la deputata Elena Centemero – dovesse essere approvata. Hadopi e Sinde sono leggi liberticide che – con la pretesa di combattere
Peccato che Hans-Jürgen Schlamp, corrispondente da Roma per il settimanale tedesco Der Spiegel, non abbia fatto un tuffo nel passato, prima di scrivere il suo articolo sugli arcaici riti burocratici e balzelli ai quali gli italiani hanno fatto il callo. Avrebbe scoperto l’antica Dogana delle Pecore, morta e risorta sotto altre voci e assurdi tributi.
Il ministro Karl-Theodor zu Guttenberg si è dimesso, ma in Germania la caccia al plagio continua. Il sito PlagiPedi Wiki ha lanciato un appello a ricercatori e naviganti. Si deve spulciare la rete per trovare altri scopiazzatori, nel governo e nell’élite economico-culturale del paese.
Gli hacker (cioè pirati etici) tedeschi del Chaos Computer Club hanno dato una lezione di sicurezza al governo, a proposito dell’imminente introduzione della nuova Carta di Identità Elettronica (CIE). A differenza del documento che circola più o meno clandestinamente in Italia, la nuova CIE tedesca contiene anche una firma digitale da utilizzare nelle transazioni finanziarie
La Germania sarà il primo paese europeo a dotarsi di reti mobili ad alta capacità/velocità di trasmissione dati, il cosiddetto 4G. Lunedì vanno all’asta le frequenze esse a disposizione dall’Agenzia delle reti (Bundesnetzagentur) l’autorità nazionale per le telecomunicazioni. Il governo pensa di incassare dai cinque agli otto milioni di euro, parecchi meno dei 50 milioni
Il sistema di posta tradizionale perde colpi a causa del crescente successo della mail. In Germania l’anno scorso c’è stato un calo del cinque per cento e così le Poste tedesche hanno pensato ad una soluzione mista, con lettere online e consegna tradizionale. Cioè, il mittente scrive una mail e le Poste recapitano al destinatario
Italiani e tedeschi possono tirare un sospiro di sollievo. A Roma il governo, dopo i rilievi e le proteste dei cittadini digitali, ha corretto il decreto Romani che avrebbe imbavagliato i blog e i siti con contenuti audiovisivi. A Berlino la Corte costituzionale ha bocciato la cosiddetta legge Big Brother, che avrebbe dato licenza di
Basta con i siti della pubblica amministrazione britannica realizzati per essere compatibili con Internet Explorer 6. La scarsa sicurezza del vecchio browser di Microsoft diventa oggetto di petizione ufficiale al governo britannico. Così anche Londra si accoda a Francia e Germania, che hanno consigliato ai cittadini di fare a meno di Internet Explorer. La stessa
Grande successo in Germania e in Francia, per il browser Firefox, dopo l’allarme lanciato dalle agenzie statali per la sicurezza informatica su alcune debolezze di Internet Explorer. Per pura coincidenza (?), Mozilla ha appena rilasciato una nuova versione del competitor più insidioso del navigatore targato Microsoft. Ecco dunque Firefox 3.6, che – dice Mozilla –