Altre grane per Google, questa volta in Germania. La Corte federale tedesca di Karlsruhe ha condannato il motore di ricerca a rimuovere la funzione di completamento automatico nel caso in cui i risultati proposti ledano la dignità di una persona o di un’organizzazione. La sentenza prevede una compensazione economica per il danno arrecato alla reputazione.
Quando la ricostruzione sarà completata, del terremoto e dello tsunami dell’11 marzo 2011 in Giappone non resterà traccia, ma gli scienziati avranno a disposizione una miniera di informazioni e immagini sul disastro. Google si è mobilitata per il progetto Memories for the Future e ha fatto scattare foto ad alta risoluzione attraverso migliaia di chilometri
Chi l’ha detto che siamo soli? L’istituto di ricerca Ipsos MORI ha pubblicato i risultati di un sondaggio planetario – in 24 paesi – sul gradimento dell’energia nucleare, fatto a maggio. Ebbene, tre cittadini del mondo su cinque (62 %) dicono no, grazie. Un quarto (26 %) ammette che il giudizio è stato influenzato dal disastro di
Adesso è buio, in Giappone, e il video in bianco e nero trasmesso in diretta dalla webcam puntata sulla centrale nucleare di Fukushima sembra il set di un film dell’orrore. Alla fine i cittadini digitali giapponesi l’hanno spuntata. Hanno costretto la Tepco ad attivare l’occhio elettronico permanente sugli esiti del disastro. Controllo popolare planetario, per
Straordinario paese, il Giappone. Mentre si lecca le ferite, dopo il disastro di marzo, pensa comunque al futuro. Adesso si lavora per portare la banda larga nella metropolitana di Tokyo, con ripetitori WiMax che assicureranno continuità di segnale anche nelle gallerie.
Se amate i videogiochi prodotti da Perfect World Entertainment, potreste dare una mano alla Croce Rossa Americana. Da oggi fino al 13 aprile, acquistando uno di questi titoli – Battle of the Immortals, Ether Saga Online, Forsaken World, Jade Dynasty and Perfect World International – il cinquanta per cento andrà all’organizzazione che aiuta le popolazioni colpite
Sono passate tre settimane dal devastante terremoto e dallo tsunami che hanno colpito il Giappone nord orientale. Mentre si rincorrono – e diventano sempre più preoccupanti – le notizie sulla contaminazione radioattiva nell’area intorno a Fukushima, le organizzazioni umanitarie continuano a lavorare intensamente. Le città – scrive il Senior Product Manager di Google per il
I robot uccello crescono e si moltiplicano. Al colibri realizzato dall’agenzia della difesa statunitense DARPA, si affianca il gabbiano reale prodotto dalla multinazionale tedesca per le tecnologie di automazione FESTO. Si chiama SmartBird e, a vederlo in volo, fa davvero impressione.
Fin dalle prime ore dopo il disastro, Google ha messo a disposizione della Protezione civile e dei cittadini giapponesi un pacchetto di strumenti digitali, che si stanno rivelando sempre più utili. Adesso – fa sapere il manager di Google per il Giappone, Nobu Makida – l’intervento di Google è stato potenziato e ottimizzato. Nuove mappe
Digito “Sindrome Cinese” nella nuova Treccani e mi si risponde che “La tua ricerca non ha però prodotto alcun risultato nell’Enciclopedia Online”, e poi mi si suggeriscono alcuni risultati da Wikipedia. La delusione è cocente. Il restyling va in rete nei giorni della paura nucleare, non solo in Giappone. Sindrome Cinese non è soltanto il
La paura nucleare in Giappone e le nostre rimozioni. Il cinema – il grande cinema di una volta, quello dell’impegno sociale – ci aveva aperto gli occhi e noi li abbiamo richiusi. Dai meandri della memoria, tre film che tutti dovrebbero rivedere oggi, e far vedere a giovani e adulti. Eccoli, in ordine cronologico: