Blurring significa offuscamento, filtraggio, sfocatura. E’ la tecnica adottata, tra l’altro, da Google per rendere irriconoscibili persone e targhe automobilistiche nelle riprese destinate a Street View/Google Maps, a tutela della privacy.
Tra quale giorno il colosso statunitense delle telecomunicazioni AT&T sbloccherà il VoIP per iPhone sulla rete 3G. Notizia clamorosa, perché nel resto del mondo i gestori di telefonia mobile fanno esattamente il contrario. Gli utenti americani potranno finalmente usare Skype senza dover rincorrere gli hot spot Wi-Fi. Chissà, forse questa decisione potrebbe concorrere alla fine
La competizione è tra i motori di ricerca, ma chi vince è l’utente. Bing di Microsoft guadagna posizioni (in Italia non funziona ancora) ed ecco che Google scodella nove nuove funzioni di ricerca avanzata.
Wiki è una bella parola della rete. Ha origini dalla lingua hawaiana e significa svelto, veloce, rapido, immediato. Il nuovo strumento offerto da Google – Sidewiki – permette di esprimere rapidamente il proprio giudizio su un sito.
Anche Google fa greenwashing e, in vista della conferenza sul clima che si terrà a dicembre a Copenhagen, invita a fare un tour virtuale su Google Earth per rendersi conto dei “potenziali effetti del cambiamento climatico sul nostro pianeta e le possibili soluzioni che oggi abbiamo ancora a disposizione”.
E’ sicuramente “increscioso che le biblioteche del mondo intero siano obbligate a mettere i loro tesori a disposizione di Google perché mancano i finanziamenti pubblici per farlo altrimenti”, ma non per questo è “meglio che il ‘nostro’ prezioso patrimonio resti a marcire nel nulla analogico”. E’ la riflessione di Von Christian Schlüter sul quotidiano tedesco
“…l’assalto a Google Books e agli accordi che Google sta mettendo in piedi con le maggiori istituzioni culturali mondiali per la digitalizzazione delle opere librarie ha in sé qualcosa di indecoroso, specie se applicato alla realtà dei fatti italiana”. Così scrive Massimo Mantellini su Punto Informatico. Posizione più che condivisibile. Qualche giorno fa avevo fatto
C’è una nuova funzione di Google Documents che sarà particolarmente apprezzata da chi ha bisogno di tradurre velocemente i documenti in altre 42 lingue. Si scrive il testo e poi, dalla barra degli strumenti, si individua la lingua di destinazione. La traduzione, ovviamente, è quella maccheronica di Google Translator, ma – in attesa della sua
Il conflitto di interessi sembra evidente, così come sembra più una storia italiana che americana, il rifiuto opposto da Apple a Google Voice. “Non approvazione” è il bizantinismo scelto dalla Mela. L’applicazione serve per telefonare con l’iPhone senza passare per le forche caudine – e i costi salati – dei gestori telefonici. AT&T, nella fattispecie.
Nasce la santa alleanza contro Google Books. Il progetto di digitalizzazione globale dei libri, che adesso attrae anche le grandi biblioteche nazionali europee, non piace a Microsoft, Yahoo e Amazon. Open Book Alliance sarebbe animata da nobili finalità. Il patrimonio culturale dell’umanità – dicono le tre neo sorelle – non può finire sottochiave nei server
Abbiamo riflettuto a sufficienza sul dilagare di Google Books in Europa? Dopo la caduta del bastione francese, dove persino la Biblioteca nazionale è Très Grand, non c’è più nulla che possa arrestare il progetto globale di Mountain View.