Il navigatore satellitare non va considerato come un sistema di precisione a cui fare legalmente riferimento. L’affermazione – molto impegnativa – è della Provincia di Ascoli Piceno, i cui funzionari si scoprono esperti di GPS e automotive. Cioè quello strumento che ha cambiato l’approccio globale alla mobilità, ha rivoluzionato il trasporto aereo, navale e terrestre, è
Roba da farsi venire la sindrome di Peter Pan e fare i bamboccioni a vita. Marchingegni come FiLIP e Trax, “tracciatori” tecnologici di bambini scomparsi spopoleranno in Italia, patria delle mamme più apprensive del mondo? Il FiLIP è un orologio colorato che traccia la posizione GPS di un bambino ed è dotato di un sistema di chiamate vocali (massimo cinque persone autorizzate da
Mara Branzanti sussurra ai satelliti. Ha 26 anni ed è dottoranda in Geomatica all’Università di Roma La Sapienza. Grazie alla borsa del Google Summer of Code, la ricercatrice sta collaborando alla scrittura di un software open source che consentirà ai ricevitori satellitari sulla Terra di trovare il segnale del satellite Galileo in orbita più vicino, anche dai luoghi
Un braccialetto elettronico in grado di far sapere immediatamente che chi lo indossa è in pericolo e permetterne la geolocalizzazione, grazie al GPS integrato. Il gadget è stato realizzato dalla ONG svedese Civil Rights Defenders, che dal 1982 opera in tutto il mondo in difesa dei diritti civili. L’allarme può essere lanciato manualmente, spingendo un
L’ultima arrivata è quella della Corea del Nord, finora buco nero della cartografia informatizzata. Le mappe digitali sono un business in crescita esponenziale. Dice Google che l’industria del settore a livello globale vale fino a 270 miliardi di dollari l’anno e paga stipendi complessivamente per novanta miliardi di dollari. Solo negli Stati Uniti in questo
La notizia è la le righe dell’intervista rilasciata al New York Times dal tecnico romeno Liviu Floria, uno degli lavoratori che si sono nascosti nell’impianto energetico di In Amenas, nel sud-est dell’Algeria, per non diventare ostaggi dei terroristi. Se è ancora vivo, deve dire grazie alla bussola dell’iPhone.
Dove si trovava la petroliera Enrica Lexie alle ore 16.00 – minuto più, minuto meno – di mercoledì 15 febbraio? In acque internazionali o in acque indiane? A quanto pare, tutto dipende da questo. Gli italiani sostengono la prima ipotesi, gli indiani la seconda. Eppure dovrebbe essere un dato incontrovertibile, garantito dal sistema di tracciamento
Primo lancio il 20 ottobre dalla base spaziale europea di Kourou, Guyana francese. Secondo e terzo lancio all’inizio del 2012, poi uno ogni tre mesi, per un totale di ventiquattro satelliti in orbita entro il 2014 e altri sei in seguito. Galileo ha ritrovato il cannocchiale. Questa volta il faraonico (per spesa e ambizione) progetto
Quali insegnamenti trarre dalla storia capitata al giovane designer californiano Joshua Kaufman? Che al tempo della geolocalizzazione sfrenata i ladri si devono fare furbi e la loro privacy non vale nulla. Che al tempo del citizen journalism la polizia non può più archiviare frettolosamente i casi di microcriminalità e farla franca. Che non si deve
Apple non spierà più gli spostamenti degli utenti dei suoi dispositivi mobili. Poco fa è stato rilasciato l’aggiornamento del sistema operativo. Con iOS 4.3.3 – durante la sincronizzazione – iTunes non farà più il backup dei file che tracciano i luoghi visitati da chi va in giro con iPhone e iPad.
“Noi non tracciamo nessuno. Le informazioni messe in giro sono false. Android invece lo fa (cioè spia gli utenti. NdR)“. Così parlò (avrebbe parlato) Steve Jobs, in risposta alle clamorose rivelazioni di Alasdair Allan e Pete Warden, ricercatori per O’Reilly, sui pericoli per la privacy degli utenti dei dispositivi mobili Apple. La risposta di Jobs è