Non vogliamo fare i poliziotti del web, dicono i duecento provider piccoli e medi di Assoprovider. L’associazione critica duramente lo schema di regolamento sulla tutela del diritto d’autore online, cioè la proposta anti-pirateria dell’AGCOM. Il regolamento, dicono i provider, “finirebbe per trasformare ogni intermediario della rete in un organo di polizia giudiziaria che controlla 24
Ecco un autorevole parere che potrebbe mandare a farsi friggere le varie SIAE del vecchio continente, che vorrebbero costringere gli Internet Service Provider a controllare il traffico degli utenti e denunciare chi è sospettato di download illegale di film e musica. Secondo l’Avvocato Generale della Corte di Giustizia Europea, Pedro Cruz Villalón, un giudice nazionale
Le Nouvel Observateur non ha dubbi, a proposito della sentenza del Tribunale delle Grandi Istanze che blocca l’accesso ai siti di poker e scommesse illegali. Il titolo dell’articolo di Boris Manenti – La censure de l’Internet commence – sintetizza le preoccupazioni dei difensori delle libertà in rete.
Scrive oggi SosTariffe che i provider internet hanno specificato la velocità minima garantita delle linee Adsl adeguandosi alle direttive AGCOM secondo quanto previsto dall’art. 7 comma 4 della delibera 244/08/CSP. L’obbligo di indicare e rispettare la banda minima della connessione si riferisce ad un utilizzo esclusivo dell’ADSL senza il contemporaneo utilizzo di eventuali servizi Voce