Che c’entra il recente arresto del criminale telematico Fabrizio Iannelli con il dibattito sui provvedimenti che il governo intende adottare per combattere i reati che si commettono su e tramite Internet, dopo l’aggressione al premier? Moltissimo, perché la cattura del cracker al soldo della camorra sottolinea la professionalità e la capacità degli investigatori italiani di
Le misure che si vorrebbero adottare per comprimere le libertà in rete ricordano per molti versi quelle in vigore in Iran. Lì la protesta popolare contro il regime oscurantista passa anche attraverso Internet e i social network. L’opposizione iraniana ha un segno di riconoscimento, un nastro verde. Potremmo accogliere l’appello dello scrittore dissidente Hamid Ziarati
A proposito di assedio alla Rete, oggi mi ha intervistato Radio Vaticana, per l’edizione delle 17.00.
La madre degli stupidi è sempre incinta. Anche quella digitale. Lo dimostra il flaming sull’ignobile aggressione a Silvio Berlusconi. Mandrie scatenate di violenti parolai fanno la transumanza tra un social network e l’altro, mentre politici rozzi e ignoranti (non solo di cultura digitale) colgono la palla al balzo per rilanciare progetti liberticidi.
Il Grid Computing è l’unione che fa la forza. Tutti per uno, uno per tutti. Significa mettere a disposizione le risorse dei singoli computer per sprigionare enormi potenze di calcolo. Insomma, condividere a fin di bene. Per la ricerca scientifica e miriadi di altri buone pratiche. Ebbene, adesso c’è un nuovo strumento messo a disposizione
Cade un’altra barriera sul nome dei siti internet. D’ora in poi in Europa si potranno registrare indirizzi che contengono accenti e tutti i caratteri degli alfabeti latino, cirillico e greco. Qualche esempio? www.quilapizzaèpiùbuona.eu oppure www.çavabienetvous?.eu . Prerogativa limitata al top level domain .eu, non vale dunque per i singoli domini nazionali.
Il deep web, il web sconosciuto, non esisterà più. Parola di Google, che si appresta a rivoluzionare il già rivoluzionario motore di ricerca, con il Real Time Search. Tra qualche giorno Google cercherà davvero tutto. Anche tweet, post e commenti dei social network. Nulla resterà invisibile. Tutto sarà immediato e resterà scolpito per sempre (o quasi)
Il Rosso e il Nero, La Certosa di Parma, Armance. Sfogliare i manoscritti delle opere di Stendhal non è più un privilegio riservato agli studiosi. Oggi l’Università e la Biblioteca municipale di Grenoble, città natale di Marie-Henri Beyle, hanno messo in rete cinquecento pagine manoscritte del grande autore francese. Da sfogliare, ingrandire, conservare.
La BBC, con il suo esempio, fa adepti anche in Italia. In Gran Bretagna sempre più telespettatori fuggono dal televisore e dalla schiavitù del telecomando per approdare alla tv on demand. Perché non intercettare sul web e sul mobile questa fascia di utenti, sempre più appetibile dal punto di vista pubblicitario? Così La 7 e
Cosa mancava a Google? Un super dizionario multilingue. Adesso c’è, cliccate qui. Lancio discreto, senza battage pubblicitario. E’ stato il Los Angeles Times a scoprirlo, quasi per caso. Il dizionario si aggiunge alla miriade di utilità offerte da Google per rendersi sempre più indispensabile.
L’utente medio di Internet ignora il significato di Domain Name System (DNS)[1]. D’altronde non è indispensabile saperlo, perché il DNS funziona automaticamente ed è gestito dal fornitore di accesso, il provider. Gli informatici puri inorridiranno, ma il DNS è un po’ come il centralino telefonico del web. Noi digitiamo l’indirizzo (Url) e lui traduce in