Paradossi apparenti della politica. Edward Snowden, il whistleblower del Datagate statunitense, è un “criminale” per la democratica Nancy Pelosi, mentre per la repubblicana Sarah Palin “non è un problema. Il problema è il governo che viola i diritti del Quarto Emendamento e ci priva della nostra privacy”. Che poi paradossi non sono, semmai un ulteriore
O la filiale islandese della Visa torna subito ad accettare le donazioni in favore di Wikileaks oppure paga una penale di 5000 euro al giorno. Sentenza inappellabile della Corte Suprema di Reykjavik e prima vittoria giudiziaria per Julian Assange. I giudici islandesi hanno incrinato l’embargo decretato tre anni fa dalle multinazionali PayPal, Bank of America,
Che Julian Assange possa essere simpatico a Eric Schmidt (e viceversa) sembra incredibile, ma è quanto si evince dalla conversazione di cinque ore – finora rimasta segreta – che i due protagonisti del mondo digitale hanno avuto il 23 giugno 2011 in Gran Bretagna, quando il leader di Wikileaks era agli arresti domiciliari. La trascrizione
Basta leggere il curriculum di Baltasar Garzón Real per rendersi conto che il giurista ed ex magistrato spagnolo non è tipo da farsi intimidire. Ha fatto inchieste su Pinochet, Kissinger e Berlusconi, ha indagato sulla tangentopoli iberica e sul terrorismo. Un rompiscatole, insomma. Infatti lo hanno sbattuto fuori dalla magistratura. Adesso Baltasar Garzón Real fa
Che Julian Assange non susciti simpatia è un fatto. Che abbia fatto molti errori è un altro fatto. Che si possa restare indifferenti di fronte alla mostruosa macchina messa in moto dagli Stati Uniti per mettergli le mani addosso è tutt’altro discorso. E allora, sarà antipatico e cialtrone il fondatore di Wikileaks, ma il suo
Dal vaso di Pandora del dossier Stratfor reso noto da Wikileaks, arriverebbe la conferma del gioco sporco degli americani per incastrare Julian Assange. Una mail in particolare – del 26 gennaio 2011 – si sta rivelando una bomba ad orologeria. Dice in sostanza che la magistratura degli Stati Uniti avrebbe preparato da qualche tempo l’atto
Se l’Alta Corte di Londra deciderà di estradarlo in Svezia, il passo successivo potrebbe essere l’estradizione dalla Svezia agli Stati Uniti. Negli USA Julian Assange rischia di essere processato per spionaggio, reato per il quale è prevista anche la condanna a morte. In queste ore, dunque, si decide la sorte del fondatore di Wikileaks, l’organizzazione
Spider Truman è amato da 252.599 fan (su Facebook alle 15.52 di lunedì 18 luglio) e odiato almeno da 630 deputati. Forse da 315 senatori, ma di loro Spider non parla. Sicuramente da un nutrito stuolo di intellettuali, dietrologi, cospiratologi. Questi ultimi si chiedono il perché della sovraesposizione mediatica. Un boom con pochi precedenti. Gatta
Da 217 giorni Julian Assange è costretto agli arresti domiciliari in Gran Bretagna, in base a due mandati di arresto internazionale emessi nel dicembre 2010 dalla Svezia. Il leader di Wikileaks, si sa, è accusato di stupro, ma le indagini della magistratura svedese hanno finora destato molte perplessità. La Svezia chiede l’estradizione di Assange e
E’ noioso ripetersi, ma il 28 ottobre scorso (e tante altre volte in precedenza) questo blog aveva spezzato una lancia in favore di Wikileaks, la gola profonda digitale per i giornalisti che vogliono approfondire e fare controinformazione. Il copione della disinformatjia si sta attenendo con fedeltà alle battute scritte. La magistratura svedese ha deciso di