(di Titti Santamato dell’Ansa) – Anno nuovo, vita digitale nuova: dopo aver annunciato che dal 2011 sarà a pagamento online (ma ancora non si conoscono i particolari), il New York Times decide di cambiare strategia anche nel settore social, riunendo sotto un unico tetto la parte relativa allo sviluppo della sua community e quella tecnologica.
Quando nel 1975 uscì il film di Sidney Pollack “I tre giorni del Condor” molti dei miei lettori non erano nati. Suggerisco loro (e suggerisco a molti dei miei colleghi che da giorni sparano cavolate a raffica sul ruolo di Wikileaks) di vederlo o rivederlo. Potrebbero guardare alla vicenda Wikileaks-Assange con altri occhi…
In attesa di Kyoto (Knowledge yielding ontologies for transition-based organization), il progetto europeo di motore di ricerca senza limiti linguistici a cui lavora anche il CNR italiano, dobbiamo “accontentarci” di Google. Sto leggendo “Pianeta Google. Quanto manca alla conquista totale?” di Randall Stross, edito da Sperling&Kupfer. Davvero un bel lavoro. Google alla conquista del controllo
“Cosa succederebbe se il New York Times chiudesse, diciamo, a maggio”? si chiede Micheal Hirschorn (The Atlantic), su Internazionale, il settimanale a cui sono abbonato da anni e del quale non riuscirei a fare a meno. La crisi dei giornali di carta è la storia di copertina del numero in edicola. Quattro grandi reportage da
E’ un giro di boa. Nel 2008 Internet ha superato i giornali di carta come fonte di informazione privilegiata per le notizie nazionali e internazionali degli americani. La Tv resta il mezzo di comunicazione piu’ seguito, ma tra i piu’ giovani e’ ormai alla pari del web. Altra notizia da valutare con attenzione: i ricavi
Pubblicato da Pino Bruno
21 Agosto 2008
AU HASARD
Se non l’avessi letta sul New York Times non ci avrei creduto. Il quotidiano linka verso il blog HDGuru, che consiglia di attendere domenica per comprare un televisore HDTV di Samsung. Sul blog sono indicate le sigle di vari modelli. La breve attesa permetterebbe di risparmiare fino a 300 dollari. L’autore del blog dice di
La morte arriva col blog: lo stress combinato con stili di vita malsani hanno cominciato a mietere vittime tra i blogger. In Florida e’ morto per infarto un prolifico blogger di temi tecnologici. In dicembre un suo amico era finito sottoterra. Sono casi isolati o la punta di un iceberg? Se lo e’ chiesto il