Pubblicato da RB
27 Giugno 2010
SCIENZE
Il sito della CNN gli ha dedicato un articolo in prima pagina: “L’uomo che di giorno realizza siti internet e di notte costruisce reattori a fusione nucleare” . Lui si chiama Mark Suppes, e si guadagna da vivere creando pagine web per lo stilista Gucci. Informatico con il pallino della scienza e, in particolare, della
Ancora ombre sul nucleare francese. Per la seconda volta in due settimane, nel sito di Cadarache (Bouches-du-Rhône), è stata trovata una quantità di uranio arricchito superiore ai limiti consentiti dalla normativa sulla sicurezza. La Procura della Repubblica di Aix-en Provence ha avviato un’inchiesta.
Pubblicato da RG
22 Ottobre 2009
AMBIENTE
Agli acritici e disinformati fautori del “nuovo” nucleare in Italia, consiglio la lettura dell’articolo di Dinah Deckstein, Frank Dohmen e Cordula Meyer, pubblicato da Der Spiegel e tradotto in italiano da PressEurop.
Pubblicato da RG
14 Settembre 2009
AMBIENTE
Dopo trentacinque anni Phénix va in pensione. La centrale nucleare entrata in servizio il 14 luglio 1974 a Marcoule, nel Gard francese, sarà smantellata. L’operazione – a quanto pare – sarà più lunga e costosa della stessa costruzione. Comincerà nel 2012 e si concluderà nel 2026. Ci vorrà un miliardo di euro.
La soia sopravvive alla contaminazione nucleare. Le piantine circondano la centrale di Chernobyl. Non sono commestibili, ovviamente, ma gli scienziati slovacchi che fanno esperimenti di biotecnologia nell’area devastata dall’incidente del 1986 pensano di essere sulla strada giusta. Lo studio della soia al nucleare potrebbe portare alla creazione di piante in grado di resistere a condizioni
La storia nucleare del nostro paese è risibile e costellata di insuccessi, come ha ben documentato Report nella puntata del 2 novembre 2008. Ancora non si sa bene dove smaltire le vecchie scorie e altre ne arriveranno se davvero acquisteremo nuove (si fa per dire) centrali dalla Francia. Fa bene dunque Greenpeace a ricordarci la
Gli scozzesi, si sa, sono un popolo pragmatico che bada al valore economico delle cose. Gli scienziati della Strathclyde University di Glasgow si sono fatti due conti in tasca e hanno pensato che una centrale che sfrutta le maree potrebbe sostituire vantaggiosamente quelle nucleari di Hunterston, nel North Ayrshire, e Torness, nella East Lothian, che
Altro che episodio isolato. Il colosso energetico-nucleare francese EDF spiava Greenpeace fin dal 2004. Nuove rivelazioni sul quotidiano on line Mediapart. Gli 007 privati tenevano sotto controllo gli uffici e le attività dell’organizzazione ambientalista anche in Spagna, Gran Bretagna e Belgio, cioè i paesi in cui EDF ha interessi diretti. Lo avrebbe fatto probabilmente anche
Un’altra fuga di uranio da un impianto nucleare francese. E’ successo giovedì a Pierrelatte, nel Dipartimento della Drôme.
Ventidue anni fa il mondo è cambiato, con la catastrofe nucleare di Chernobyl. La notte scorsa a Kiev e a Slavoutitch, che dista una cinquantina di chilometri dalla centrale, gli ucraìni hanno ricordato le vittime.