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Post taggati con ‘ ordine nazionale dei giornalisti ’

Carta di Treviso, denunciare gli sciacalli

C’è giornalismo e sciacallaggio. L’intervista al figlio dell’attentatore di Palazzo Chigi è uno dei tanti episodi in cui il sonno di ogni ragione deontologica genera mostri di cui è bene vergognarsi. Va bene indignarsi sui social network, ma si può fare di più. Come difendersi? Ogni cittadino ha il diritto/dovere di segnalare le violazioni deontologiche dei

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A proposito dei premi giornalistici…

“I premi servono ad autoincensare un gruppo, una professione. Le borse di studio a romperne i confini”. Così mi ha twittato Francesco Balducci (@F_Baldux), stimolato a sua volta da Gianvito Rutigliano (@GvRutigliano) e Ludovico Fontana (@ludovicofontana). E’ proprio vero, Francesco. I premi giornalistici proliferano, ridondanti e spesso inutili. Servono per lo più a gratificare giurati

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Giornalismi: LasciateCIEntrare il 25 luglio

A Roma, Bologna, Modena, Gradisca, Torino, Milano, Bari, Cagliari, Santa Maria Capua Vetere, Trapani, Catania, Lampedusa e Porto Empedocle ci sono tanti “non luoghi”. Sono i CIE (Centri di Identificazione ed Espulsione) e i CARA (Centri di accoglienza per richiedenti asilo). Strutture off limits, interdette soprattutto ai giornalisti, per impedire che si racconti cose succede

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Giornalismi: Strauss-Khan e i confini del Codice Deontologico

Il Codice Deontologico, al quale ogni giornalista italiano deve (dovrebbe) attenersi, non vale oltre i confini nazionali. Scrupolosi in patria (pena pesanti sanzioni da parte dell’Ordine dei giornalisti e del Garante per la Privacy), i cronisti italiani mollano la briglia all’estero. L’ultimo esempio è il caso Dominique Strauss-Khan.

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Media Cloud: la nuvola che porta alle fonti del giornalismo

Una nuvola di parole campeggia sulla home di Media Cloud. Parole sensibili al tocco del mouse. Sono le parole più ricorrenti sui più importanti media in lingua inglese. Clicco su Gaddafi e appare una finestra che mostra, in percentuale, quante volte la parola Gaddafi è stata citata durante la settimana appena trascorsa. Un’altra finestra, a

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Giornalismi: macchine per scrivere e bufale

Questa storia dovrebbe diventare case study nelle scuole di giornalismo. Tutto comincia con una notizia pubblicata il 17 aprile dall’India’s Business Standard. Nei magazzini di Godrej & Bojce Manifacturing Company, l’ultimo fabbricante di macchine per scrivere al mondo – scrive il giornale – sono rimaste soltanto 500 macchine. La produzione è cessata per mancanza di

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Wikileaks: bravi giornalisti e boicottaggio di Amazon

“Pulitzer al Watergate manette per Assange”, è il titolo dell’editoriale del direttore Carlo Bollino, sulla prima pagina del quotidiano “La Gazzetta del Mezzogiorno” di oggi. Finalmente anche la stampa ufficiale, dopo i blog, scopre le la caccia alle streghe nei confronti di Wikileaks ha il sapore amaro del maccartismo degli anni quaranta-cinquanta. “Il mondo occidentale

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Informazione: un fragoroso silenzio contro la Legge Bavaglio

”La giornata del silenzio dell’informazione è stata fragorosa”. A sottolinearlo è la Federazione nazionale della stampa in una nota di bilancio. ”La protesta per il disegno di legge sulle intercettazioni, che penalizza e vanifica il diritto di cronaca”, aggiunge il sindacato, ”non può essere ignorata dal Governo e dal Parlamento. La straordinaria adesione, ben oltre

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Libertà di stampa: censori in redazione e orizzonti islandesi

Tra gli effetti perversi del decreto sulle intercettazioni – ormai più noto come Legge Bavaglio – ce n’è uno particolarmente insidioso e poco raccontato dalle cronache sullo scellerato provvedimento all’esame del Parlamento. E’ una norma che attenua le sanzioni previste nei confronti degli editori di giornali che pubblicano “arbitrariamente atti di un procedimento penale”.

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Intercettazioni: l’Ordine tutelerà i giornalisti obiettori

L’Ordine dei giornalisti difenderà i giornalisti che faranno obiezione di coscienza nei confronti della legge bavaglio sulle intercettazioni. “A fronte di norme che imbavagliano la stampa – ha detto il presidente nazionale Lorenzo Del Boca – i giornalisti sono richiamati al dovere deontologico della ”disubbidienza civile” a diventare obiettori di coscienza.

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Pino Bruno

Scrivo per passione e per dovere, sono direttore di Tom's Hardware Italy, ho fatto il giornalista all'Ansa e alla Rai e scrivo di digital life per Mondadori Informatica e Sperling&Kupfer

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