Più che politici e addetti ai lavori, poté un regista e attore di rango come Carlo Verdone. I provvedimenti in itinere parlamentare su intercettazioni e libertà di informazione sono “una brutta faccenda. Norme di tipo iraniano, che potrebbero non farci più scoprire cosa succede in questo Paese, dove ogni giorno ce n’è una”. Non ci
Che siano di sinistra o di destra, gli editori italiani predicano bene e razzolano male. Da un lato lanciano appelli per la libertà di stampa, dall’altro pagano i collaboratori free lance “21 centesimi di euro per ogni due righe da 58 battute l’una”. Retribuzioni che fanno gridare allo scandalo l’Ordine nazionale dei giornalisti. Martedì prossimo a
“Ci sono, tra quelle pronunciate dal presidente della Fieg parole che inquietano e tra quelle che mancano nella sua relazione altre che autorizzano ogni allarme. Carlo Malinconico continua a chiedere danaro pubblico e a reclamare flessibilità, afferma che la “qualità giornalistica resta un valore dominante” ma non trova neanche quest’anno il tempo per denunciare la
Internet e la multimedialità sono oramai entrati prepotentemente nel giornalismo, sia pratico che teorico. Dunque sia per chi svolge quotidianamente questa professione e sia per chi dibatte sul futuro dell’editoria. E’ allora fondamentale per i giornalisti imparare a conoscere la Rete e le sue regole ma anche ad appropriarsi di dinamiche e linguaggio tipici del
Federazione nazionale della stampa e Usigrai hanno presentato un esposto all’Autorita’ per le garanzie nelle Comunicazioni contro la sospensione degli approfondimenti politici della Rai, mentre il presidente nazionale dell’Ordine dei giornalisti, Lorenzo Del Boca, ha detto che “il silenzio della Rai danneggia l’informazione. All’Agcom – spiegano Fnsi e Usigrai in una nota – viene richiesto
Molti giornalisti cercano di fare i furbi per aggirare le precise e inequivocabili norme dettate dalla Carta di Treviso, che tutela la privacy dei bambini e dei soggetti deboli vittime di violenza. Fa bene dunque il Garante per la Privacy a bacchettarli sulle mani e fa bene l’Ordine dei Giornalisti ad avviare sanzioni disciplinari nei
Google e l’editoria tradizionale. Chi fa business e chi no. Google News porta acqua al mulino dei giornali oppure la toglie? La porta, secondo questo blog, ma – si sa – Murdoch e la Federazione italiana editori di giornali la pensano diversamente. La contrapposizione è globale e locale. Gli editori cercano consenso tra gli utenti
Così come avviene (dovrebbe avvenire) per i giornalisti, anche i blogger devono rispettare regole deontologiche sulla pubblicità. La FTC statunitense (Federal Trade Commission) imporrà multe fino a undicimila dollari ai blogger che non avranno un comportamento trasparente nei confronti dei lettori.
Libertà di stampa e dintorni. Ecco una nota dell’Ordine dei giornalisti, firmata dal vicepresidente nazionale Enrico Paissan, e un documento della Fnsi, il sindacato dei giornalisti italiani.
L’editore Giuseppe Ciarrapico, che di recente si è visto negare l’iscrizione come pubblicista dall’Ordine dei giornalisti, ha licenziato in tronco due colleghe del quotidiano Nuovo Molise.
Lorenzo Del Boca e Enzo Iacopino, presidente e segretario del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, hanno così commentato l’approvazione del provvedimento sulle intercettazioni.