Dopo la Svezia ( e il Parlamento europeo), la Francia. Il Partito dei pirati debutta nell’agorà della politica e presenta un suo candidato alle elezioni legislative parziali del 20 settembre nella decima circoscrizione di Yvelines. Se dovesse andar bene, i difensori della libera circolazione della cultura e dell’informazione in rete potrebbero entrare nel Parlamento di Parigi.
Quando la Tortuga viene espugnata, meglio trasferirsi altrove. Non si faceva lo stesso ai tempi di Long John Silver? Così The Pirate Bay si fa beffe dell’ordine di chiusura imposto dalla giustizia svedese. Chiude i battenti per qualche ora e poi riapre. Per quanto tempo? Non si sa. Speriamo il più a lungo possibile, perché
L’internet intelligente – quella cattiva – e l’internet stupida – quella buona. Magnus Eriksson, a cui si deve buona parte del successo del Pirate Party svedese, racconta oggi alla Repubblica delle donne la visione libertaria che è diventata manifesto politico dei pirati svedesi. Il Pirate Party è presente nel Parlamento europeo e adesso si prepara
Dopo Strasburgo, il municipio di Stoccolma, lo storico edificio che ospita ogni anno la serata di gala per i premi Nobel. Il Pirate Party svedese vuole capitalizzare il 7,4 per cento dei voti conquistati alle ultime elezioni europee. La battaglia civile contro la criminalizzazione del peer to peer e per la soppressione dei brevetti farmaceutici
Provate a digitare trou du cul du web su Google France (http://www.google.fr/). Il primo risultato è il sito di Monsieur le Président Sarkozy.
Il punto di vista di Andra Maztal, giornalista del settimanale romeno Dilema Veche, su internet e proprietà intellettuale. “La guerra cominciata contro gli utenti di internet, che spesso non si possono permettere di comprare legalmente un cd o un dvd (un lavoratore cinese, per esempio, dovrebbe lavorare cento ore per comprarsi la licenza di Windows,
Troppo buoni i parlamentari francesi. Quando (e se) la legge Hadopi sarà approvata, gli utenti sorpresi a scaricare illegalmente musica e film saranno sanzionati con il blocco della connessione ma potranno continuare a spedire e ricevere posta elettronica.
L’euro-pirata svedese Christian Engstroem, eletto al Parlamento di Strasburgo dai sostenitori della libertà di internet, farà parte del gruppo dei Verdi, sia pure come indipendente.
Basta che un’agenzia di stampa faccia confusione tra hacker e cracker e giù tutti come pecoroni. Anche oggi giornali, radiogiornali, telegiornali e siti internet lanciano titoloni sull’organizzazione di hacker “sgominata” (altro termine abusato, luogo comune del giornalismo pigro e sciatto) a Brescia. Cari colleghi, quelli non sono hacker. Sono cracker, delinquenti informatici. Gli hacker sono
Finalmente anche un grande giornale come La Repubblica si accorge della differenza tra Hacker e Cracker. Potremmo sintetizzare: tra pirati buoni e pirati cattivi. Oggi due interessanti articoli di Riccardo Staglianò e Pino Corrias, nell’inserto domenicale del quotidiano. Da molti anni sostengo che i giornalisti sono molto superficiali, quando parlano di pirateria digitale, perchè fanno
Sarebbe stata pirateria di Stato, altro che legge antipirateria! Poco fa il parlamento francese ha bocciato a sorpresa l’Hadopi, la legge che avrebbe punito i download illegali con la sospensione del collegamento a internet. Vero e proprio coup de théâtre. Al momento del voto finale erano assenti molti deputati della maggioranza di destra. Due di