Bertolt Brecht oggi ripeterebbe il suo “sventurata la terra che ha bisogno d’eroi [1]“, se leggesse cosa è accaduto al macchinista Dante De Angelis. Il ferroviere, come sapete, è stato licenziato a ferragosto perchè qualche tempo fa aveva denunciato pubblicamente gravi carenze nei sistemi di sicurezza di Trenitalia.
Giornalisti distratti? Che dire di più? Seguo sui quotidiani l’intenso dibattito sulle impronte digitali ma non mi sembra (sarò distratto anch’io?) di aver letto che la Carta di Identità Elettronica (CIE) già include da molti anni le impronte digitali. Io ce l’ho da circa dieci anni. E’ la mia seconda CIE. Ho scritto parecchi post, su
C’era una volta Alberto Manzi con “Non è mai troppo tardi”. Negli anni sessanta la tv era in bianco e nero, minimalista, utile. Con il suo programma, il maestro Manzi ha fatto prendere la licenza elementare a mezzo milione di italiani. Allora il divide non era digitale. Si chiamava analfabetismo. Oggi il divario è anche
Molti paesi europei si ispirano al “modello estone” per sburocratizzare e digitalizzare la Pubblica Amministrazione. L’Estonia, dice all’agenzia Il Velino l’ambasciatore in Italia, Andrei Tomasberg, è pronta a mettere la sua esperienza a disposizione del nuovo governo.
Un software creato per l’occasione, che incrocia automaticamente la domanda e l’offerta di passaggi in auto da parte degli iscritti, in base a percorsi e orari compatibili. Si chiama “C’è posto per te” il servizio di Car Pooling promosso dalla Provincia di Bologna e da 15 comuni dell’hinterland, per condividere l’auto, risparmiare, non intasare le
Google vara la cartella clinica personale on line, ad accesso sicuro e riservato agli operatori sanitari, e gli ospedali di Trento e Cles adottano il Muse, un servizio per l’archiviazione digitale in rete degli elettrocardiogrammi.
Aboliremo la carta negli uffici pubblici. Quanti ministri fa ho sentito la stessa cosa? Bassanini, Stanca, Nicolais. Appena si insediano lanciano il loro grido di allarme su quello che i predecessori non hanno fatto e annunciano la rivoluzione digitale. Poi non accade nulla, o accade molto poco. La carta di identità elettronica è una telenovela
Una notizia dal Cile, che sottolinea la differenza tra hacker e cracker. La pubblica oggi il quotidiano di Santiago El Mercurio. I dati personali di sei milioni di cittadini cileni per alcune ore sono stati resi disponibili su Internet da un hacker che voleva dimostrare quanto poco affidabili siano le protezioni informatiche adottate dalla pubblica
Quaranta euro? No, trenta. No, venticinque. Facciamo venti e non se ne parla più. Parola del Ministero dell’Economia, che ha finalmente e definitivamente fissato a venti euro il costo per il rilascio della Carta di identità elettronica, oscuro oggetto del desiderio degli italiani.
Altro che Processo di Kafka! Niente piu’ documenti cartacei negli uffici giudiziari. Tessere con microchip in dotazione al personale amministrativo del ministero della Giustizia e ai magistrati, per la firma digitalizzata di atti e provvedimenti.
Grazie ai soldi entrati in cassa con l’eolico, entro gennaio del 2009 sara’ attivo nel Comune di Alberona, in provincia di Foggia, un centro di assistenza per gli anziani non autosufficienti. I proventi della produzione di eolico hanno gia’ consentito alla cittadina del subappennino dauno di cancellare l’addizionale Irpef. Presto saranno abolite Ici e Tarsu.