Hai fatto un mutuo per comprare la borsa di Vuitton a moglie, amante o fidanzata e poi ti sei accorto che era taroccata? Ben ti sta, potresti acquistare oggetti più sobri. Comunque non succederà più, se prenderà piede l’invenzione – già brevettata – del ricercatore biellese Claudio Selva.
Si potrebbe archiviare la notizia come una boutade di fantascienza e fantapolitica, se la fonte non fosse così autorevole. La prossima guerra mondiale potrebbe cominciare nel cyberspazio, cioè nel mondo invisibile delle reti telematiche. Lo dice a Ginevra il segretario generale della ITU (International Telecommunication Union), Hamadoun Touré.
Quelli che fanno squillare il telefono cellulare al cinema (o a teatro, nel ristorante, nei musei) sono avvertiti. Se la vernice creata dal professor Shin-ichi Ohkoshi dell’Università di Tokyo entrerà in produzione, dovranno rieducarsi a forza.
I giornali hanno scelto di lavare i panni sporchi in famiglia, a proposito dei bug nei siti di news. Tranne uno. Ludovico Fontana racconta oggi sul Corriere del Mezzogiorno la scoperta di Valentino Marangi e Codesnippet. Bravo Ludovico. L’articolo si può leggere cliccando qui.
Il bug su Repubblica on line? E’ una bagatella, scrive Codesnippet, perché la stessa vulnerabilità affligge tanti altri giornali.
Avrebbe potuto fare lo scoop del secolo e rispondere lui, invece di Lui, alle dieci topiche domande. Valentino Marangi, diciannovenne informatico pugliese, è andato oltre. Ha fatto dimettere il Premier, con una falsa notizia pubblicata proprio sulla Repubblica on line.
Non si chiama più Morro, bensì Microsoft Security Essentials. E’ l’antivirus targato Microsoft, quello che ha fatto arrabbiare i colossi della sicurezza, perchè è gratuito.
Il fior fiore dell’intellighenzia telematica degli Stati Uniti ha rivolto un appello a Google per introdurre il protocollo di sicurezza HTTPS sui servizi on line del gruppo, a cominciare da Gmail. Con una lettera di sei pagine, firmata da trentasette docenti universitari e ricercatori, esperti di sicurezza informatica delle Università degli Stati Uniti, la multinazionale
Qualche giorno fa il ministro dell’interno, Roberto Maroni, ha detto che con Poste Italiane si sta costituendo un centro di eccellenza mondiale contro i crimini telematici. Peccato che ieri il certificato di sicurezza del sito dedicato alla Posta Elettronica Certificata risultasse scaduto, come attestano queste immagini diffuse dall’Associazione cittadini di internet. Sicuramente una svista, ma
Pubblicato da Pino Bruno
26 Febbraio 2009
SICUREZZA
Siamo sempre più wireless, ed è una bella cosa, ma la diffusione delle reti senza fili non va di pari passo con la cultura delle sicurezza. Così, a quasi sette anni dalla pubblicazione della sua prima guida, il National Institute of Standards and Technology (NIST), l’agenzia federale statunitense che detta regole e standard tecnologici, ha
Molti miei amici usano pippo. Negli Stati Uniti in tanti ricorrono a 123456 oppure qwerty e addirittura password. Piatto ricco, per il pirata informatico che era riuscito così ad impadronirsi di ventottomila parole chiave. Sul blog della società americana Errata Security, che si occupa di sicurezza informatica, i risultati di questa inquietante ricerca.