Dopo Google, anche Skype si mette al servizio dei cittadini giapponesi travolti dalla catastrofe. La compagnia telefonica via VoIP ha deciso di concedere credito gratuito per le chiamate nazionali. Tra l’altro, in questi giorni, le comunicazioni via internet si stanno rivelando meno problematiche di quelle con la telefonia fissa e mobile.
Il terremoto ha messo in ginocchio la rete telefonica nelle aree del Giappone colpite dal disastro. Per fortuna internet sta reggendo, e in queste ore drammatiche si riesce a comunicare via Skype e Twitter. Sta dando una mano anche Google, per rintracciare le persone di cui non si ha notizia.
L’AGCOM francese – si chiama ARCEP – sta per giocare un brutto tiro a Skype, con conseguenze che potrebbero ripercuotersi a catena anche in Italia. Secondo l’Authority d’oltralpe, il servizio di telefonia via Internet non è conforme al diritto francese e dunque Skype opera illegalmente. Il software infatti consente di fare chiamate gratuite tra due
Wi-Fi in 500 aeroporti, 30.000 alberghi, migliaia di caffè, treni, palazzi per uffici e centri congressi. Skype ha lanciato una campagna mondiale per accedere alle reti senza fili con il suo Skype Access. L’operatore globale di telecomunicazioni ha firmato accordi di partenariato con gestori di hot spot di tutto il mondo.
Nei paesi anglosassoni i cittadini consumatori boicottano le aziende che adottano comportamenti scorretti. I loro prodotti vengono messi all’indice e lasciati sugli scaffali, fino a quando le aziende contestate non rivedono le loro posizioni. Da qualche giorno il tamtam della rete segnale che Vodafone ha deciso di chiudere il rubinetto del VoIP ai suoi clienti.
A poche ore dalla mezzanotte mi scrive l’amministratore delegato di Skype, Tony Bates. Si, proprio a me. E ad altri milioni di clienti, immagino. Bates mi chiede scusa per il disservizio dei giorni scorsi e mi offre un rimborso. Questa cosa si chiama Customer Relationship Management. Ho pensato al caos della vigilia di Natale su
Piccola rivoluzione nella telefonia mobile. Skype per iPhone si aggiorna, apre alle videochiamate (in Wi-Fi e 3G) e fa uno sberleffo a FaceTime, l’applicazione nativa di Apple. Il video con cui Skype pubblicizza l’innovazione è divertente, ma la videochiamata può essere utile in ben altre circostanze.
Per trenta ore, alla vigilia di Natale, Skype non ha funzionato. Il blackout ha colpito il venti per cento degli utenti, circa venti milioni di persone. Il colosso delle comunicazioni via VoIP ha deciso di rimborsare i clienti paganti, cioè quelli che hanno acquistato abbonamenti o credito.
Se siete in ansia per il malfunzionamento di Skype, tenete d’occhio questa pagina oppure seguite gli eventi su Twitter. I tecnici del sistema di videocomunicazione più amato del mondo stanno lavorando per voi. Il servizio è stato già ripristinato per dieci milioni di utenti .
E’ spuntato già il primo dentino, a Viber. La popolarissima applicazione che trasforma iPhone in un citofono per parlare gratuitamente con gli altri utenti che l’hanno installata, propone un aggiornamento (1.0.5), che risolve alcuni problemi della prima release.
I gestori di telefonia mobile sono arrabbiati contro Google, Apple e Facebook perché usano la banda e non contribuiscono alle spese di gestione delle infrastrutture. In passato hanno fatto la guerra (che continua) a Skype & C. , rei di dribblare con il VoIP i costi tariffari. Chissà cosa si inventeranno, quando l’applicazione Viber si