L’ex premier turco Recep Tayyip Erdogan, eletto presidente della Repubblica dallo scorso agosto, ha avviato una campagna contro iPhone 6. “Questo marchio propone ogni anno un nuovo modello”, ha dichiarato ai media del suo paese, “ma in realtà le nuove versioni non si discostano molto da quelle precedenti“. “Non si vende il telefono ma il
Hai mille amici su Facebook ma non puoi chiedere in prestito la bici alla tua vicina perché non la conosci? E se un social network ci permettesse di tornare alla socialità più vera, quella fisica, del contatto reale, dello scambio di cortesie, attività e solidarietà? Insomma, quello che un tempo si chiamava “buon vicinato”.
E basta con questo “Popolo della Rete”! Non esiste, non è una categoria sociologica, non è un tutt’uno. È un’invenzione dei giornalisti analfabeti (digitali) o comunque pigri. Su Internet ci vanno le persone perbene e permale, che sono le stesse che incontriamo per strada. Alcune ci fanno attraversare sulle strisce pedonali, altre tentano di travolgerci.
Stavolta Facebook ha svoltato davvero. Ho appena scaricato Facebook Paper dall’Apple Store statunitense e l’ho installato su iPhone (per Android ancora non c’è e per la versione italiana bisognerà attendere qualche settimana): sorprendente! Adesso il faccialibro è un mix tra social network e aggregatore di notizie. Mescola gli ingredienti che vuoi tu: un pizzico di
È un precedente inquietante: oscurare un intero social network perché un utente ha condiviso un file – il film di Checco Zalone – e violato il copyright. È successo ieri, in Italia, per ordine della magistratura romana. Inibito l’accesso a VKontatke , che in Russia è tra le reti sociali più frequentate, con più di 160
Il Censis dice che “l’interazione tra l’ambiente comunicativo e la vita quotidiana degli abitanti di territori ipertecnologici sta producendo una vera e propria evoluzione della specie“. Basta intendersi sul concetto di evoluzione. Guardiamo tanta TV ma non sappiamo leggere o far di conto, come ci ha appena raccontato l’OCSE. Ci sarà un nesso tra il consumo massiccio di
Sarà pure Data Mining faidate, ma funziona. Eccome se funziona. Questo spot, trasmesso da una rete televisiva belga, gira in rete da quasi un anno e dunque se l’avete già visto passate oltre. Se vi fosse invece sfuggito e siete frequentatori assidui dei social network, dategli un’occhiata. C’è un finto mago che dice di saper
I troll hanno sfiancato Popular Science, una delle più “antiche” e importanti riviste di divulgazione scientifica del mondo: su carta dal 1872 e online dal 1999. Il magazine ha chiuso con i commenti, scrive la direttrice Suzanne LaBarre (qui la traduzione a cura del Post). Il motivo? “Una minoranza litigiosa ha il potere di influenzare
C’è da fidarsi di Tripadvisor? Certo, è un colosso mondiale, con più di 200 milioni di visitatori unici ogni mese e 100 milioni di recensioni e opinioni. L’amministratore delegato, Stephen Kaufer, ha guadagnato finora 6.393.475 dollari e l’azienda continua ad espandersi. Non per questo cessano lamentele e accuse. Come quelle dell’oste bresciano che oggi ha scritto a Repubblica,
Virale. L’ultima bufala su Facebook e le impostazioni di privacy gira vorticosa sul social network. Non è nuova, in verità. Girava già anni fa e qualcuno l’ha semplicemente modificata e riproposta. E dire che basterebbe fare una piccola ricerca in giro, prima di copiare&incollare. Ad esempio, senza neanche allontanarsi da Facebook, c’è questa pagina che
Quindici secondi che potrebbero fare la differenza. Quindici secondi per videoraccontare piccole e grandi storie. Instagram passa dalle immagini statiche a quelle in movimento. Un piccolo passo per Facebook, un grande passo per la comunità mondiale di videomakers, che adesso hanno un’altra piattaforma su cui riversare filmati da condividere. Riuscirà il nuovo Instagram a scalfire