“Ci sono, tra quelle pronunciate dal presidente della Fieg parole che inquietano e tra quelle che mancano nella sua relazione altre che autorizzano ogni allarme. Carlo Malinconico continua a chiedere danaro pubblico e a reclamare flessibilità, afferma che la “qualità giornalistica resta un valore dominante” ma non trova neanche quest’anno il tempo per denunciare la
Come si fa a scaricare sui cittadini gli errori degli editori? Semplice. Si inventa un’altra tassa. Così la Fieg (Federazione Italiana Editori di Giornali) vorrebbe far pagare a tutti gli utenti della rete – a chiunque abbia una connessione – la crisi del settore editoriale. Carlo Malinconico, presidente della Fieg, è stato abbastanza chiaro: ci
Considerazioni a margine della tassa in favore della Siae passata quasi in silenzio a fine dicembre. AltroConsumo ha presentato ricorso al Garante europeo per la Concorrenza Joaquin Almunia. L’associazione ritiene che si tratti di “aiuto di Stato”. La Siae e il governo, ovviamente, sostengono il contrario. Gli imprenditori e gli operatori del settore hanno protestato,
Lo avevano annunciato e hanno mantenuto la promessa. La nuova tassa per fare un regalo alla SIAE è cosa fatta. Al danno si aggiunge la beffa: si chiama equo compenso, “Per remunerare, cioè, gli autori per il presupposto mancato compenso dovuto alla copie dei contenuti – musicali, audio, video – che i consumatori faranno per
Last but not least, sulla rete incombe anche la tassa per arricchire ulteriormente la SIAE. Non è notizia da prendere sottogamba, eppure se ne parla poco o niente. Alla Società italiana autori ed editori non bastano i sessanta – settanta milioni di euro che incassa già su masterizzatori e videoregistratori. Ne vorrebbe altri ottanta, addirittura
Pubblicato da Pino Bruno
17 Febbraio 2009
ATTUALITA'
La mamma dei fessi è sempre incinta. Eccone un altro che vuole tassare la rete. Il quattro per cento sul download di musica, libri e software prodotti in loco. Il governatore democratico dello Stato di New York, David Paterson, vorrebbe così rimpinguare le casse, il cui deficit ammonta a quindici miliardi di dollari. Perchè non
Quando si tratta di fare cassa, non c’è razzismo o xenofobia che tenga. Il fisco italiano parla inglese, ma anche albanese, arabo, romeno e serbo- croato- bosniaco. Le lingue degli immigrati che in Italia lavorano e pagano le tasse. Ufficialmente la nuova versione plurilingue del sito del fisco è destinata a soddisfare la curiosità sugli
Pubblicato da Pino Bruno
29 Novembre 2008
ATTUALITA'
Quelli di Sky non mi stanno particolarmente simpatici, ma – Rai Tre a parte – se non hai la tv a pagamento ti spari una schioppettata, dopo aver digerito dosi massiccie di programmi spazzatura. Per questo mi sembrano davvero un bel regalo di Natale i 580 milioni di euro che gli abbonati italiani di Sky
Pubblicato da Pino Bruno
20 Settembre 2008
ATTUALITA'
Evasori fiscali di tutta Italia unitevi. Fate una bella squadra che ci costa – centesimo più, centesimo meno – trecento miliardi di euro. I dati sono stati diffusi da Contribuenti.it, lo sportello telematico del contribuente. La stima è di Krls Network of Business Ethics, la rete che divulga l’etica degli affari e che raccoglie i
Molti paesi europei si ispirano al “modello estone” per sburocratizzare e digitalizzare la Pubblica Amministrazione. L’Estonia, dice all’agenzia Il Velino l’ambasciatore in Italia, Andrei Tomasberg, è pronta a mettere la sua esperienza a disposizione del nuovo governo.
Grazie ai soldi entrati in cassa con l’eolico, entro gennaio del 2009 sara’ attivo nel Comune di Alberona, in provincia di Foggia, un centro di assistenza per gli anziani non autosufficienti. I proventi della produzione di eolico hanno gia’ consentito alla cittadina del subappennino dauno di cancellare l’addizionale Irpef. Presto saranno abolite Ici e Tarsu.