Tra quale giorno il colosso statunitense delle telecomunicazioni AT&T sbloccherà il VoIP per iPhone sulla rete 3G. Notizia clamorosa, perché nel resto del mondo i gestori di telefonia mobile fanno esattamente il contrario. Gli utenti americani potranno finalmente usare Skype senza dover rincorrere gli hot spot Wi-Fi. Chissà, forse questa decisione potrebbe concorrere alla fine
C’è una nuova puntata della telenovela Google Books si o no. Poco fa la BBC ha fatto sapere che il progetto non piace neanche al Dipartimento di Giustizia statunitense.
E’ sicuramente “increscioso che le biblioteche del mondo intero siano obbligate a mettere i loro tesori a disposizione di Google perché mancano i finanziamenti pubblici per farlo altrimenti”, ma non per questo è “meglio che il ‘nostro’ prezioso patrimonio resti a marcire nel nulla analogico”. E’ la riflessione di Von Christian Schlüter sul quotidiano tedesco
Occhio a Facebook. Il social network va usato con intelligenza e prudenza, dice il presidente Barack Obama agli adolescenti americani. Un discorso che ricalca i consigli del nostro Garante per la privacy, Francesco Pizzetti, e di Mauro Paissan, che fa parte della stessa Authority. Insomma, per dirla con Obama, “troppe informazioni personali potrebbero tornare a
Il VoIP fa paura. E’ il nuovo spettro che si aggira per il mondo, l’incubo dei gestori telefonici del pianeta, che lo usano a loro piacimento ma non vogliono farlo usare (gratis o a prezzi contenuti) agli utenti. Le lobbies contrastano il VoIP con tutti i mezzi.
Alle forze armate statunitensi non piacciono i social network. Alle forze armate statunitensi piace Google Voice. Notizie contraddittorie dal fronte della difesa USA. Così, mentre i Marines mettono al bando Facebook, MySpace e Twitter, Google regala un account della sua applicazione Voice a tutti gli uomini in divisa. Troppo pericolosi i social network, per i
Si comincia giocando…avranno pensato gli strateghi del Pentagono. Le forze armate statunitensi hanno deciso di investire cinquanta milioni di dollari per realizzare videogiochi destinati al reclutamento e all’intrattenimento delle truppe. L’idea non è nuova, perché già nel 2002 l’esercito aveva messo in linea – download gratuito, ovviamente – il videogioco America’s Army, più volte aggiornato
C’è una corrispondenza dell’ANSA da New York che ci fa comprendere, più dei dati ufficiali, più dell’andamento borsistico, la profondità della crisi economica negli States. I giornali “importanti” l’hanno trascurata e dunque ve la propongo io: