Chissà perché, chissà percome, i gestori telefonici italiani – stavolta con la sola eccezione di Wind – bloccano la funzione di hostpot personale di cui è dotato il nuovo iPad (modello Wi-Fi + 4G). TIM, Vodafone e 3 Italia, dunque, precludono questa scelta ai loro clienti. Miopia? Ottusità? Menefreghismo? Sì, insieme con un pizzico di
iOS 4.3 è in azione da ieri sera. Come si è già detto, la funzione più interessante del nuovo sistema operativo per i dispositivi mobili Apple è l’attivazione dell’HotSpot Wi-Fi sugli iPhone 4. Purtroppo c’è già chi la boicotta.
Nei paesi anglosassoni i cittadini consumatori boicottano le aziende che adottano comportamenti scorretti. I loro prodotti vengono messi all’indice e lasciati sugli scaffali, fino a quando le aziende contestate non rivedono le loro posizioni. Da qualche giorno il tamtam della rete segnale che Vodafone ha deciso di chiudere il rubinetto del VoIP ai suoi clienti.
Non è il Wi-Fi e neanche il Wi-Max. Diciamo che il MiFi è una tecnologia (marchio registrato da Novatel Wireless) che mette insieme la rete dati dei gestori di telefonia mobile e il Wi-Fi, per garantire la connettività senza che ci sia bisogno della chiavetta. Nessun operatore italiano commercializza il MiFi. In Gran Bretagna, invece,
Sembra quasi una sfida all’Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni, la decisione di Vodafone di bloccare il traffico VoIP sugli smartphone, iPhone compreso. Significa blocco di Skype e di tutte le altre applicazioni che permettono di telefonare a tariffe alternative e più vantaggiose per gli utenti. Qualche giorno fa l’Authority ha avviato un’indagine conoscitiva, per
La nazional-fregatura è nell’aria. Mentre negli Stati Uniti Apple ha deciso di vendere l’iPhone 3G a 199 (versione da 8 GB) e 299 (versione da 16 GB) dollari, in Italia Tim e Vodafone si apprestano a raddoppiare (almeno!) il prezzo. Al cambio di oggi, 199 dollari fanno 129 euro e 299 dollari sono 194 euro.