Non so voi, ma a me Wikipedia piace. Pur con i suoi limiti e le sue debolezze, l’enciclopedia partecipativa è stata ed è una delle cose migliori dell’era Internet. Certo, l’approccio peggiore è fare un acritico copia&incolla. Se le informazioni si incrociano con altre fonti e dunque si verificano, Wikipedia è un formidabile strumento al servizio
Obiettivo: “censire, valorizzare e documentare l’immenso patrimonio culturale italiano, aumentare la consapevolezza che Wikipedia è un bene di tutti e che chiunque può offrire il proprio prezioso contributo e preservare la memoria”. Una bella iniziativa, Wiki Loves Monuments. Alla prima edizione italiana hanno partecipato più di ottocento volontari, che hanno raccontato per immagini 963 monumenti.
Faccio mio l’appello di Wikipedia, di nuovo sotto attacco oscurantista. Se non ci saranno correzioni al DDL 3491 all’esame del Senato – Modifiche alla legge 8 febbraio 1948, n. 47, e al codice penale in materia di diffamazione – anche l’enciclopedia partecipativa finirà nel calderone infernale delle sanzioni intimidatorie. Ha ragione il giurista Fulvio Sarzana:
“Per oltre un decennio abbiamo speso milioni di ore per realizzare la più grande enciclopedia della storia umana. Il Congresso degli Stati Uniti sta prendendo in considerazione una legge che potrebbe danneggiare fatalmente la rete Internet libera e aperta. Per rendervi tutti consapevoli di quanto potrebbe accadere, abbiamo deciso di oscurare Wikipedia per 24 ore”.
Tutto il mondo digitale si contrappone alla legge Stop Online Piracy Act (SOPA) in discussione davanti al Congresso degli Stati Uniti. Come al solito – è già successo altrove – con il pretesto di combattere i download illegali, si vuole ingabbiare la rete in lacci e lacciuoli liberticidi. Tra i più strenui oppositori del SOPA
E tre. Dopo il Douglas College canadese e l’esperienza lombarda, ecco l’Emilia Romagna a tracciar la retta via dell’uso sapiente di Wikipedia a scuola. Ovvero, invece di subire il copia&incolla da parte degli studenti e lamentarsi, gli insegnanti (e, soprattutto, gli Uffici scolastici regionali) potrebbero far tesoro di queste buone pratiche e seguire l’esempio. Succede
Da molti anni assicuro sostegno economico a Wikipedia, con piccole donazioni. L’ultima mercoledì scorso. Bastano cinque, dieci euro per evitare che una delle più straordinarie esperienze di condivisione della conoscenza chiuda i battenti. Si, perché Wikipedia non ospita pubblicità, né riceve contributi pubblici. Vive grazie al contributo dei suoi 454 milioni di lettori e frequentatori
Una doccia fredda, anzi agghiacciante. La norma Ammazza Blog rischia di assassinare anche l’edizione italiana di Wikipedia, l’enciclopedia partecipativa che in questi ultimi anni è diventata un punto di riferimento per tutti. La causa è sempre il comma 29 del disegno di legge sulle intercettazioni e l’obbligo – assurdo per i blogger, ancora più assurdo
Speriamo che la bella iniziativa lombarda dilaghi presto nel resto del paese, perché il concorso ideato da Wikimedia Italia e ANSAS Lombardia (Agenzia nazionale per l’autonomia scolastica) è uno stimolo straordinario per l’educazione alla cittadinanza digitale. Il concorso premierà le migliori voci scritte da studenti in Wikipedia. Purtroppo solo lombardi, al momento, ma suppongo che
Il fantasma del copia&incolla si aggira tra le aule scolastiche di tutto il mondo e turba i sogni dei docenti di ogni ordine e grado. Sul banco degli imputati c’è soprattutto Wikipedia, l’enciclopedia partecipativa, accusata di essere la fonte (spesso imprecisa) di tutti i mali. Succede che i ragazzi incaricati di svolgere un lavoro o
Sia pur con qualche defaillance, Wikipedia è uno dei più bei doni del web. Si dicono molte cose, su questa immensa enciclopedia partecipata, spesso a sproposito. Fioccano leggende metropolitane sulla sua scarsa attendibilità. C’è chi pensa che chiunque – anche cani e porci – possa scrivere una voce di Wikipedia, inventandosi di sana pianta i